A far scattare i controlli, complessi dal punto di vista della ricostruzione delle operazioni finanziarie, è stata l’individuazione di movimentazioni bancarie anomale e per importi consistenti sul conto corrente di una nota ditta del posto, che si è scoperto aver omesso le dichiarazioni dei redditi ed I.V.A. per gli anni di imposta 2007 e 2008. I finanzieri della Tenenza di Scalea, al termine dell’attività di verifica, hanno individuato ricavi non dichiarati per oltre tre milioni di euro ed un’Iva relativa pari ad ottocentomila euro. L’attività ispettiva, svolta nel primo semestre di quest’anno, ha riguardato una ditta il cui oggetto sociale prevede l’esecuzione d lavori edili. Tra le difficoltà riscontrate fin da subito da parte degli operanti vi è stata l’impossibilità di consultare le scritture contabili, stante la totale assenza delle stesse, a causa della cessazione dell’attività e dello spossessamento di tutti i beni della stessa.
Pertanto si è resa necessaria l’acquisizione di tutte le movimentazioni bancarie e postali effettuate dal tiolare della ditta al fine di procedere all’opera di ricostruzione dell’intero volume d’affari. Nell’ambito dell’attività svolta, i militari operanti hanno effettuato l’analisi dei predetti conti i cui dati acquisiti hanno fatto emergere la movimentazione di ingenti somme di denaro che non sono mai state dichiarate al Fisco. Le indagini bancarie si rivelano ancora una volta uno strumento indispensabile per smascherare chi si nasconde dietro l’idea comune di un contesto storico-economico di profonda crisi, consentendo così agli organi accertatori di individuare quanto effettivamente viene abilmente occultato. I dati scaturenti dalle movimentazioni bancarie, infatti, permettono di acquisire elementi idonei che possono essere utilizzati ai fini della rettifica della base imponibile dichiarata dai contribuenti e rivelano molto spesso l’esistenza di attività occulte ed i reali ricavi dalle stesse conseguiti.