La pratica bonifica ex sito Pertusola Sud continua a tenere impegnate le Istituzioni e Eni Syndial su come evadere la pratica ma ancora nulla si scruta all’orizzonte in fatto d’inizio e fine lavori nonostante siano trascorsi diversi anni. A proposito dell’ultima seduta straordinaria: “Al di là degli aspetti tecnici legati alle modalità di bonifica dell’ex sito industriale di Pertusola Sud, va sicuramente ben accolto il ritrovato atteggiamento di apertura verso le istanze del territorio da parte di Eni-Syndial”. Così il presidente del Comitato regionale per la qualità e la fattibilità delle leggi, Salvatore Pacenza, al termine della seduta straordinaria della IV Commissione consiliare. “Assetto ed utilizzazione del territorio – Protezione dell’ambiente” presieduta da Alfonso Dattolo che, quest’oggi, ha effettuato una ricognizione nell’area dell’ex Pertusola di Crotone per compiere un’indagine conoscitiva sullo stato dell’arte della bonifica. Al termine della stessa,la Commissioneha poi audito nei locali della Prefettura pitagorica la responsabile dei rapporti con gli Enti e le istituzioni locali. Per Eni Enrica Barbaresi e il responsabile per le attività di bonifica Riccardo Mozzi al fine di conoscere lo stato dell’arte degli interventi effettuati sui siti inquinati fino ad oggi. Nel corso della stessa audizione sono stati inoltre ascoltati gli esponenti del sistema delle autonomie locali, del mondo produttivo, sindacale e delle associazioni ambientaliste. La seduta della Commissione è stata quindi aggiornata in via del tutto ufficiale al mese di settembre nella sede naturale di palazzo Campanella a Reggio Calabria.
“Il clima di collaborazione e fiducia che ha guidato i lavori della Commissione odierna – commenta l’onorevole Pacenza – è la riconferma che l’Eni non è un mostro da combattere, piuttosto un alleato con cui dialogare e concordare il futuro rilancio delle aree ex Pertusola. Del resto, le parole pronunciate quest’oggi dai rappresentanti di Eni-Syndial nel corso dell’audizione sono state chiare. Attraverso i contenuti da questi espressi, infatti, è emersa tutta la volontà da parte del ‘cane a sei zampe’ a compiere gli interventi di bonifica idonei al ripristino ambientale e salutare del sito industriale dismesso. Eni-Syndial ha assicurato che tale impegno verrà mantenuto a Crotone così come è già avvenuto anche in altre parti d’Italia. Certo – conclude Pacenza – tale predisposizione da parte di Eni ci porta ad una sola conclusione: mantenere vivo il confronto è essenziale per programmare e concordare insieme il futuro produttivo di questa ex realtà industriale”.