25.000 metri quadrati di terreno privato sono stati posti sotto sequestro dagli uomini del Nucleo di Polizia Ambientale e Forestale di Crotone (NIPAF) in collaborazione con la Stazione Forestale di Savelli. La Ditta, in concorso con il proprietario del terreno che si trova nella località “Macchia di Neto” del comune di Caccuri (KR) nelle vicinanze dell’omonimo fiume, estraeva ingenti quantità di materiale inerte ponendo di fatto in essere le attività delittuose di violazione alla normativa urbanistico edilizia ed esercizio abusivo di cava. Del reato è stato informato tempestivamente il Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica di Crotone Dr.ssa Luisiana Di Vittorio. Le indagini che da giorni portavano avanti, gli uomini diretti dal Comando Provinciale di Crotone, attraverso rilievi e appostamenti hanno portato alla luce le responsabilità dell’impresa che con l’ausilio di un escavatore e diversi camion, prelevava il materiale e lo trasportava in un cantiere di lavorazione inerti, nei pressi della Statale 107, di proprietà dell’impresa stessa. Il tutto avveniva all’interno di un terreno privato soggetto a rischio inondazione secondo quanto previsto dal Piano di Assetto Idrogeologico regionale. Considerata la vulnerabilità ambientale della zona sono stati informati di ciò anche il Sindaco del Comune di Caccuri, l’Autorità di Bacino di Catanzaro e Il Presidente della Giunta Regionale.