
“Sin da piccola ho avuto uno spiccato talento per il disegno. Purtroppo non ho frequentato il liceo artistico, ma non nego che la maturità scientifica mi ha consentito di affrontare con più scioltezza gli studi universitari. Il mio divenire moglie e mamma aveva allontanato il mio sogno di proseguire gli studi anche se come spesso accade, le circostanze favorevoli di un particolare periodo della vita hanno fatto si che il sogno invece si realizzasse.” Chi parla è una giovane torrettana, Gina Renzo, classe 1980, sposata e madre di un bambino, che con estrema riservatezza ha accettato di parlarci della sua vita da artista che custodisce come un segreto in valicabile, andandone orgogliosa (meritatamente) per tutto ciò che sulle sue tele riesce ad esprimere con grazia e perfezione innata. Nata a Lucca e trasferitasi con i genitori a Torretta dopo appena un anno, Gina frequenta il liceo artistico e poi con brillanti risultati l’Accademia di Belle Arti Fidia di Vibo Valentia, dove si laurea nel 2011 con il punteggio di 110/110. Proprio in questi studi segue un percorso formativo che gli è servito soprattutto per affinare quella che alla fine era una naturale predisposizione, ma ancor più per acquisire nuove tecniche e nuovi stili. Assapora l’onore di apprendere direttamente da artisti affermati, uno su tutti il pittore e scultore Antonio Soluri, diventato suo mentore e insegnante di pittura: “Grazie a lui – aggiunge – ho potuto frequentare un corso di iconografia con il grande prof. Sandro Scumaci, scoprendo così un mondo di nicchia e affascinante, tanto da farne materia di studi per il conseguimento della mia tesi.” Il presidente stesso dell’accademia è uno stimato scultore, per cui essere circondata da artisti veri, prima che insegnanti, ha rappresentato per Gina un notevole valore aggiunto che ha fatto la differenza.Lo scopo principale dell’Accademia resta comunque quello di aprire il sapere a nuove esperienze e conoscenze senza contaminare la propria vena artistica, per cui il suo stile è rimasto immutato ma al contempo arricchito notevolmente. “La mia predilezione non è una tecnica in particolare, – spiega la giovane pittrice – che sia olio, acrilico, matita o tecnica mista, la cosa che mi contraddistingue è la disposizione dei colori in diverse gradazioni tonali.
Prediligo colori caldi ma soprattutto la carica espressiva che ogni forma e ogni colore possiede. Ho sempre dipinto indistintamente su tela o tavola, con colori materici, foglia oro, pigmenti naturali, scoprendo una passione anche per la tecnica incisoria e la calcografia a punta secca.” La sua vena creativa nasce proprio dalla sua serena interiorità, da una carica emotiva che gli fa desiderare innanzitutto il trasmettere un’emozione, uno stato d’animo, il riuscire a condividere quasi una sensazione che quel preciso paesaggio o figura riesce a evocare anche negli altri. “La mia “carriera” artistica è ancora tutta da scrivere, – conclude con la semplicità che gli è propria – troppo poche sono le mie mostre e miei riconoscimenti. Da piccola non desideravo altro che riportare sulla carta quello che sentivo dentro… tutto quello che è venuto dopo, ogni singola e minuta cosa è sicuramente al di là delle mie aspettative.” E non manca un pensiero ai suoi familiari, ai suoi genitori, al marito Pino ed al figlioletto di cinque anni, Raffaele: “Devo tutto innanzitutto alla passione, ma non meno al supporto della mia famiglia che con me e per me ha contribuito alla realizzazione d’ogni mia iniziativa.” Non vuole vantarsene, ma Gina negli ultimi anni, con la perseveranza e l’impegno di chi ama fare nel silenzio, ha partecipato a diverse ed importanti mostre, tra le quali citiamo: “Il calore e il colore del borgo”, estemporanea di pittura a Brognaturo, in provincia di Vibo Valentia (2010), “Arte in piazza”, mostra collettiva a Cirò Marina (2011), “XLIII Mostra nazionale pittura bianco e nero – Mostra pittura – Galleria d’artista – Foggia (2011), “Un cavalletto per ogni pittore”, mostra di pittura presso la Lega Navale, Crotone (2011), “Espressioni a confronto”, Settennale Feste Mariane, Crotone (2012). Ma soprattutto, è di questi giorni il trofeo ricevuto al “XLIV Premio Primavera Club degli artisti”, Mostra nazionale pittura 2012, indetto dal Comune di Foggia, dove ha ricevuto il riconoscimento dalle mani di Vito Cracas, noto critico d’arte barese (nella foto con lei) che faceva parte della commissione esaminatrice.
Grande Gina!!!!!Sapevo fin dai tempi del Liceo che saresti diventata bravissima e famosa!!!!Tvb!!!