La famosa Secca di Amendolara marcatore identitario dell’intero territorio dell’alto ionio cosentino. Qualità della vita, sviluppo sostenibile e tutela dell’ambiente sottomarino, i dissuasori contribuiranno alla salvaguardia delle circa 11 specie in via d’estinzione, a ripopolare il mare ed a contrastare il fenomeno dell’erosione. Sono, questi, alcuni degli obiettivi che l’ottenimento dei 450 mila euro dalla Regione Calabria consentirà di raggiungere nei prossimi anni. Blue economy, bussola dell’azione amministrativa dell’esecutivo Ciminelli. Il mare può e deve rappresentare la principale risorsa economica ed occupazionale. E’ per l’alto ionio una vera via d’uscita dalla crisi. Ne è più che convinto il Primo Cittadino Antonio Ciminelli, soddisfatto per il finanziamento regionale di 900 mila euro che, oltre alla realizzazione del primo lotto del lungomare e delle nuove sedi della Polizia Municipale e della Protezione Civile, prevede l’installazione dei dissuasori contro la pesca a strascico. Il progetto finanziato dalla Regione Calabria – Assessorato ai Lavori Pubblici prevede, nel caso specifico, l’installazione di massi che possano rappresentare una soluzione anche per il ripopolamento del mare, sia della fauna che della flora marina. E quest’opera sarà il ponte naturale con la Secca di Amendolara. “I dissuasori – spiega Ciminelli – non consentiranno, quindi, ai pescherecci, di avvicinarsi agli 8 chilometri di costa amendolarese, il cui fondale, oggi, appare come un vero e proprio deserto.
Dalle tane per i polpi alle stelle marine, fino alla poseidonia. Niente di tutto questo è rimasto nelle acque del mare che bagna Amendolara. L’opera, che sicuramente darà i suoi frutti negli anni a venire – aggiunge il Sindaco – rappresenterà oltre che una efficace protezione della costa, il trait d’union con la Secca. Soprattutto, smorzando le correnti, avrà la funzione di contrastare anche il fenomeno dell’erosione costiera. In questo contesto e quadro – continua il Primo Cittadino – rientra anche il termine, fissato alla fine del mese di luglio, per il passaggio, da Sito di Importanza Comunitaria (SIC), individuato con la Direttiva 92/43/CEE “HABITAT” (relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche) a Zona Speciale di Conservazione (ZSC) per un paio di miglia, a tutela delle undici specie in via d’estinzione. Tra queste le pinne nobilis, comunemente nota come nacchera, pinna comune, cozza penna o stura, il più grande bivalvo presente nel Mar Mediterraneo”. Il prossimo sabato, Amendolara ospiterà “La notte Blu”, evento dedicato all’ottenimento, per il secondo anno consecutivo, della Bandiera Blu.