Nelle prime ore di oggi 19 luglio, i carabinieri del nucleo operativo della compagnia carabinieri di Soverato hanno eseguito un’ ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere nei confronti di Pannia Salvatore cl. ’66, residente a Montepaone, imprenditore, ritenuto responsabile del reato di tentata estorsione aggravata dalle modalità mafiose. La misura scaturisce da un’articolata e puntuale attività d’indagine a seguito della denuncia sporta dal titolare di un esercizio commerciale di Soverato in merito ad richiesta estorsiva di denaro fatta dal Pannia. Lo stesso, esponente della malavita operante tra Montepaone e Soverato, avrebbe avvicinato i titolari dell’attività in questione, richiedendo denaro come contributo per il sostentamento degli “amici”, reggenti ed associati del “locale di ‘ndrangheta di Soverato” operante nel territorio di Soverato-Montepaone-Davoli-S.Sostene, attualmente ristretti in regime carcerario. I destinatari della richiesta estorsiva hanno trovato il coraggio di denunciare, dando, così, la possibilità ai militari di svolgere le opportune indagini che hanno portato al risultato odierno. Il Pannia è altresì indagato per associazione a delinquere di tipo mafioso per essersi prodigato al fine di garantire, attraverso i proventi delle ripetute attività estorsive condotte, il sostentamento dei maggiori esponenti del locale di ‘ndrangheta di Soverato, già ristretti in regime carcerario a seguito delle operazioni “Showdown 1 e 2 ” eseguite nel dicembre 2011 e nel maggio 2012. Nel corso della medesima operazione, il g.i.c.o. della guardia di finanza di Catanzaro ha sottoposto a sequestro preventivo beni mobili e immobili, attività economiche, rapporti bancari e quote societarie per un valore complessivo di circa 3 milioni di euro, riconducibili direttamente e/o indirettamente all’arrestato.
Il sequestro rappresenta l’epilogo di complesse ed articolate indagini economico – finanziarie eseguite dal g.i.c.o. di Catanzaro, in collaborazione con il servizio centrale di investigazione sulla criminalità organizzata (s.c.i.c.o.) di Roma, attraverso una meticolosa ricostruzione di articolati assetti societari ed il conseguente incrocio con le risultanze dell’attivita’ tecnica ed info- investigativa svolta sul territorio. Dette indagini, delegate dalla d.d.a. catanzarese parallelamente all’attività investigativa svolta dai militari dell’arma, hanno consentito di ricostruire gli interessi economici del Pannia, il quale ricorrendo anche a fittizie intestazioni, gestiva diverse attivita’ commerciali e imprenditoriali, fra cui un esclusivo night club sito nella cittadina di Montepaone. In esito a detta attivita’ investigativa, il gico di Catanzaro ha denunciato alla locale dda nr. 8 soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, del reato di intestazione fittizia di beni di cui all’art. 12 quinquies della legge 356/1992, aggravato dalle c.d. “modalità mafiose” di cui art.7 della l.203/91, proponendo, altresi’, il sequestro preventivo di beni mobili ed immobili, attivita’ economiche, svariate quote societarie e rapporti bancari, per un valore complessivo stimato in circa 3 milioni di euro.