Il rapporto di Confindustria sulla disoccupazione nella nostra Regione, che evidenzia un aumento del 50% in più rispetto al 2011, è preoccupante e non più tollerabile. A sostenerlo è Giuseppe Dell’Aquila, Presidente Regionale dei Giovani Democratici. Si legge nel rapporto: “anche chi, prima che la crisi esplodesse, non cercava lavoro, ora tenta disperatamente di trovare un’occupazione. Che non c’è. Un fenomeno inquadrato da due cifre, solo apparentemente in contrasto l’una con l’altra. Il tasso di attività cresce e la disoccupazione esplode. È questo il dato più preoccupante che emerge dal rapporto sull’economia calabrese nel 2011 e nel primo trimestre 2012.” Questo rapporto è a dir poco scoraggiante, continua Dell’Aquila, se pensiamo a tutti quei giovani che a causa della grande crisi hanno dovuto fare ritorno nella propria Regione e che ora, proprio nella loro amata terra, non riescono, oltre che a trovare lavoro, ad intravedere un incoraggiante prospettiva.
“Da anni ormai la Calabria cresce meno delle altre regioni e chi sta peggio sono proprio i giovani. La diseguaglianza intergenerazionale è sempre più alta rispetto al resto dell’Italia. Il lavoro è una chimera e quello che c’è è sempre meno sicuro, precario e instabile. Tutto questo non fa che danneggiare ulteriormente la situazione che vivono quotidianamente i giovani, che faticano sempre di più a trovare un posto di lavoro.
Altro dato che emerge dal rapporto è che il tasso di occupazione giovanile (dai 18 ai 29 anni) è in Calabria (25,2%) pari a metà di quello medio delle regioni del Nord (52%) e ai due terzi di quello italiano (41%); e la quota dei giovani che non studiano e non lavorano (Neet) è di dieci punti percentuali più elevata della media italiana. E’ veramente una situazione drammatica. In Calabria siamo dunque nel vivo di situazioni devastanti che la crisi procura. La nostra Regione tende a peggiorare dal punto di vista lavorativo, una società non può arrendersi. La continua mancanza di lavoro e di un’accettabile prospettiva rischia di indebolire ulteriormente la tenuta sociale calabrese.” E’ arrivato il momento di reagire, conclude Dell’Aquila. “Chi ha a cuore la Politica ed il futuro della Calabria deve capire che il momento delle decisioni è scaduto, che sono ormai finiti i tempi degli annunci e degli slogan. Per il bene della nostra Regione e del nostro Paese occorre una reazione pronta ed efficace, adeguata alla fase storica di crisi economica che stiamo vivendo. Serve, a mio avviso, un momento di discontinuità, una nuova stagione di protagonismo locale, che sappia cogliere e valorizzare quanto di buono e di nuovo ci sia nelle classi dirigenti. E si ritorni soprattutto ad un coinvolgimento sempre più attivo della società civile, stanca di stare a guardare, stanca di essere tenuta poco in considerazione sui problemi che riguardano la collettività ed il futuro.”