La riproposizione del rito della trebbiatura, ha suscitato emozione in molti dei presenti che hanno vissuto in prima persona, il duro lavoro della campagna e della raccolta del grano; un’attività, che in passato, occupava i primi mesi estivi, con le giornate che iniziavano alle prime luci dell’alba e finivano quando era già spuntata la luna. Nel piccolo centro arbereshe, domenica mattina, si sono rivissuti quei momenti di festa che coronavano un lungo periodo di lavoro. Riscoperte, grazie a due laboratori a ‘cielo aperto’, le vecchie trebbie, gli antichi indumenti e attrezzi, le storie ed i ricordi, raccontati dagli anziani ai più giovani, i vecchi mestieri.
“Una manifestazione, ha commentato il sindaco Umberto Lorecchio, che ha come intento quello di far riassaporare ai giovani le antiche tradizioni. Siamo partititi dalla mietitura che in passato garantiva un reddito economico a molte famiglie. Oltre che come risorsa economica, la mietitura, era intesa anche come un momento di festa, di gioia. Dopo un anno di intenso lavoro, si raccoglieva quello che si era sperato e per il quale si era lavorato un intero anno. Al di là del valore proprio della mietitura, bisogna dargli anche un significato importantissimo del passato, quello sociale”.
Per la riuscita della manifestazione, Lorecchio ha ringraziato gli anziani che “anno avuto un ruolo fondamentale”, quanti hanno compartecipato all’evento: Pro loco, cittadini che hanno messo a disposizione mezzi e strumenti, enti ed associazioni. Per Martino Barretta, presidente del consorzio ‘Le Valli del crotonese’, quella di domenica è stata una “bellissima iniziativa all’insegna della tradizione e non solo”. “La mietitura, ha aggiunto Barretta, ha rappresentato per questo territorio, un momento importante sia dal punto di vista economico che sociale. Oggi però, bisogna riflettere anche sul fatto che il nostro grano è sempre meno presente sulle nostre tavole, proviene da altri territori, da altre nazioni.
Noi dobbiamo ripristinare queste tradizioni e questi prodotti. Il Gal sta cercando di recuperare un grano importantissimo per noi, il Cappelli, ed è su questo che dobbiamo puntare: sulle nostre produzione di qualità, perchè potranno essere per noi un volano per lo sviluppo”. Nel corso della giornata, i visitatori, hanno potuto degustare prodotti tipici locali, assistere alla lavorazione dei prodotti derivati dalla lavorazione del grano e partecipare al convegno ‘La mietitura tra storia e leggenda’, alla quale hanno preso parte, assessori provinciali, rappresentanti di enti locali, esperti e studiosi del settore.