CATANZARO – I report pubblicati dall’Arpacal, in cui sono analizzate tutte le procedure di monitoraggio utilizzate e tutti gli inquinanti studiati, descrivono l’intera campagna di monitoraggio per la valutazione della qualità dell’aria nei comuni che, da indagini preliminari, risultano maggiormente interessati da fattori di dispersione degli inquinanti. La campagna di rilevamento è stata eseguita dai tecnici del Servizio tematico Aria del Dipartimento cosentino dell’Arpacal, con l’ausilio di un laboratorio mobile in grado di rilevare gli inquinanti presenti in maniera diffusa nell’aria, a livello del suolo, e provenienti da più fonti emissive. La campagna di monitoraggio ha come scopo quello di fornire al Ministero dell’Ambiente e alla Comunità Europea una caratterizzazione puntuale del territorio regionale facendo riferimento alla zonizzazione già realizzata dall’Arpacal, dal Ministero e dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale). Nel Progetto di zonizzazione e classificazione del territorio calabrese, predisposto da Arpacal ai sensi degli articoli 3 e 4 del D. Lgs 155/10, è stata disposta l’esecuzione di alcuni monitoraggi della Qualità dell’Aria della durata di due settimane per stagione climatica relativi ad alcuni siti presenti nella zona C (zona montana senza specifici fattori di pressione) e nella zona D (zona collinare e di pianura senza specifici fattori di pressione) individuati precedentemente.
L’ubicazione dei punti di monitoraggio, su macro e microscala, è stata effettuata in modo da garantire la rappresentatività della zona da monitorare. La scelta dei siti per le diverse campagne per ciascuna zona è stata dettata dalla disponibilità del Comune, dalla sicurezza del sito nei confronti di atti vandalici e dalla disponibilità di fornitura elettrica, oltre alla rappresentatività del luogo. Nel rapporto finale, che è stato comunicato ufficialmente ai Sindaci dei comuni interessati, è possibile notare l’andamento dei valori dei fattori inquinanti (benzene, pm10, ozono, biossido di zolfo, monossido di carbonio e biossido d’azoto), rapportati ai limiti previsti dalle normative vigenti. Ecco i report completi dei comuni: Paola-Fuscaldo Acri Mormanno Roggiano Gravina