CROTONE – “Caro Presidente Scopelliti, in questi giorni di vitale importanza per le sorti delle Province di Crotone e di Vibo Valentia, Le manifestiamo tutta la nostra rabbia e preoccupazione. Come rappresentanti dei lavoratori – continua la lettera a firma di Vincenzo Malacari, Giuseppe Suranna, Beniamino Noce e Filippo Violi – ma ancor prima come cittadini calabresi, non possiamo stare in silenzio di fronte alla paventata ipotesi di sopprimere due delle cinque province calabresi. Non possiamo farlo perché, francamente, ci sembra troppo alto il tributo richiesto ai cittadini di questi territori, che – come Ella ben sa – soffrono per un tasso di disoccupazione e per un gap infrastrutturale pari a nessun’altra realtà italiana. Cancellare da un territorio un’istituzione come la Provincia non significa affatto, come i più smaliziati sostengono, togliere alla politica un giocattolo “per spartire poltrone e gestire potere”. Significa, piuttosto, far fare ai cittadini un salto nel passato, con grave ripercussioni sociali ed economiche per l’intera comunità locale.
Dice bene, in tal senso, il Presidente della Provincia di Vibo quando afferma, in suo recente intervento, che “Le conseguenze di questa scelta avranno una portata devastante soprattutto sulla qualità della vita. La città capoluogo tornerà a essere un paesone della lontana periferia catanzarese, con il contestuale crollo del mercato immobiliare e una contrazione disastrosa delle attività commerciali e ricettive. I principali servizi al cittadino saranno decentrati nel nuovo – anzi, vecchio – capoluogo di provincia, con enormi disagi per chiunque abbia l’esigenza di raggiungere un ufficio pubblico per normali adempimenti. I presidi territoriali delle forze dell’ordine saranno soppressi e riorganizzati sulla base dei nuovi confini provinciali, allargando inevitabilmente le maglie di quella rete di sicurezza a protezione dei cittadini che soltanto la presenza costante dei tutori della legge può assicurare.” Noi non crediamo che il popolo crotonese e vibonese, ancorché incredulo sull’intera vicenda, sia disposto ad accettare una simile prospettiva per il proprio territorio. E’ per questa ragione che chiediamo con forza un suo autorevole intervento, tale da garantire ai cittadini di Crotone e Vibo Valentia pari dignità rispetto a quelli di Reggio Calabria, Cosenza e Catanzaro. Prendendo anche in considerazione, se fosse necessario, l’ipotesi di rideterminazione degli attuali confini provinciali”.