CROTONE – “Crediamo che in questi giorni, leggendo gli organi di stampa e d’informazione nazionali, lo sgomento dei cittadini italiani sia forte. Non è la preoccupazione per la lacerante crisi economica, lo spreed o la spendingreview che, con la soppressione di alcune Province, rischia di cancellare in un colpo solo la rappresentanza democratica dei territori. Oggi – dichiarano i Giovani Democratici crotonesi Lidonnici e Sipoli – è messo in discussione quello che è il diritto al lavoro. Dopo avere ascoltato il Presidente del Consiglio dei Ministri, On. Mario Monti, dichiarare: “che monotonia il posto fisso…” ora è arrivato il turno di ascoltare le parole inquietanti del Ministro del Lavoro, Elsa Fornero, la quale in un’intervista ad quotidiano statunitense ha dichiarato: “il lavoro non è un diritto. L’attitudine della gente deve cambiare, il lavoro va guadagnato, anche con il sacrificio, non è un diritto”. Crediamo che quest’affermazione rappresenti l’ennesimo attacco sistematico consumato dal Governo ai danni della Carta costituzionale che all’art. 1 individua il lavoro come valore fondante della nostra nazione. L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. Oggi, Italia, democrazia e lavoro sono messi arbitrariamente in discussione. Pensiamo che lo sdegno della classe dirigente di un partito, soprattutto un partito che si definisce di sinistra e che ha fatto del diritto e della difesa del lavoro il suo nucleo essenziale di esistenza, debba essere manifestato con vigore.
Quando la classe dirigente di un partito non si esprime su un’affermazione grave di un Ministro della Repubblica è compito dei giovani, avanguardia e pungolo di un partito, richiamare l’attenzione sui temi importanti. È compito primario di un gruppo giovanile, espressione di un partito politico, rappresentare il malessere della base ai propri dirigenti rispetto a certe scelte -non condivise- ovvero rispetto a scelte che vanno e devono essere fatte, pena: snaturare l’appartenenza e lo spirito profondo di radicamento al proprio partito. Quella del Ministro non sembra affatto una gaff ma rappresenta l’ennesima prova di come questo Governo ha inteso interpretare il malessere sociale che pervade l’Italia. Siamo di fronte, dopo il caso pensioni ed esodati, all’ennesimo pasticcio targato Fornero. Questo Governo – concludono Lidonnici e Sipoli – ha bisogno di una decisa sterzata a sinistra e l’invito che i Gd vogliono fare è quello di invitare i propri rappresentanti parlamentari e il Pd tutto a votare, il 4 luglio, la mozione di sfiducia individuale contro il Ministro depositata nei giorni scorsi”.