CIRO’ MARINA – Maria Puleo, responsabile dell’Urp dell’Asl di Cirò Marina, anche se fra qualche giorno andrà in pensione, non ha voluto esimersi di dire la sua in merito alla situazione ambientale e climatica che si “respira” all’interno del Day Hospital di Cirò Marina. Lo fa non prima di averci fatto constatare la situazione alquanto precaria che si vive nella struttura del Poliambulatorio di Cirò Marina, per quanto attiene alla situazione di cui accennavamo in apertura. Sarà anche effetto dell’attuale situazione climatica che vede questi giorni immersi in una vera e propria calura irrespirabile, frutto dello “Scipione” come è stato battezzato dai metereologi, ma sicuramente, per chi deve vivere le sue sei/otto ore di servizio negli uffici del Day Hospital senza condizionatori, è sicuramente difficile. Ma, la delusione della Puleo, non nasce solo dalla situazione precaria a causa della calura, in cui versano i dipendenti, ma soprattutto dal fatto che, all’interno della struttura, c’è chi gode del servizio di aria condizionata e chi, come la maggior parte no, e soprattutto, dal fatto che a nulla sono valse le innumerevoli richieste firmate da decine di dipendenti e inoltrate agli organi direzionali, dal Commissario Antonio Nostro, al capo dipartimento Angela Caligiuri, al Prefetto, informando della situazione anche il nostro Sindaco. Richieste ripetute negli anni che oggi, dice la Puleo a nome personale e di tanti colleghi e colleghe, sembrano essere non più procrastinabili e neanche si giustifica la pur reale situazione economica che è volta all’eliminazioni degli sprechi, perché, ribadisce Maria Puleo, per alcuni uffici le spese sono state affrontate e per altri no. Sicuramente vi sono problemi molto più importanti che il nostro poliambulatorio dovrebbe affrontare, sul piano dei servizi all’utenza, ma crediamo che questi non lo siano da meno, anche perché alla lunga condizionano anche il rendimento lavorativo degli stessi.
Una struttura lasciata al degrado totale.
Il rendimento “lavorativo” credo non possa essere condizionato poichè è difficile trovare gente che suda nella struttura su citata!
Ancora una volta ci costa constatare l amara realtà in cui viviamo, invece di preoccuparsi delle lunghe file che i degenti sono costretti a fare e dalla scarsità dei servizi poco accessibili o inesistenti nella nostra cittadinanza l urgenza è quella che in alcuni uffici i condizionatori funzionano ed in altri no!!!Bè, un sorrisetto mi nasce spontaneo,evidentemente anche in questi uffici in cui le cose (condizionatori) funzionano, ci stanno delle liste o persone privilegiate, proprio quello che dobbiamo vedere davanti ai nostri occhi giornalmente , solo perchè amici e parenti hanno la priorità!!Ma per favore, vedete di far funzionare le cose, non che i degenti sono costretti ad andare avanti ed indietro da uffici ed ospedali, figuriamoci se il problema principale è il caldo ,ma naturalmente i pazienti sono solo tali ed ognuno guarda nelle proprie tasche vero?