Una trasposizione tragicomica tutta da ridere per una favola popolare, quella di Cenerentola, le cui origini, oltre che alla Francia, vengono fatte risalire anche all’Italia. “Cenerentola… da ridere” è infatti il titolo della rappresentazione andata in scena nella serata di giovedì 21 giugno, sul palco dell’area teatro della Villa Comunale “Laudano” di Torretta, davanti ad un pubblico molto numeroso ed alla presenza della Dirigente Scolastica, Carmela Bombina Giudice, dei suoi colleghi Giuseppe Virardi (I.C. Mirto), Gabriele Vincenzo (I.C. Cirò), Giuseppe Barberio (Cirò Marina) e del Consigliere Provinciale Michelangelo Greco. Sotto l’attenta guida della tutor, ins. Adriana Vincenzo De Marco, e dell’esperta, dott.ssa Virginia Marasco, l’iniziativa è stata realizzata dall’Istituto Comprensivo Crucoli, nell’ambito dei P.O.N. “Competenze per lo sviluppo” 2007 – “Fare teatro a Scuola”, impegnando per diversi mesi, in orari extrascolastici, circa venti alunni delle classi di IIa, IIIa, IV e Va elementare che per la prima volta si sono cimentati in una rappresentazione teatrale risultata alla fine ben curata nelle sue varie scene e nell’interpretazione dei singoli. Non da meno il service audio-video messo a disposizione a titolo gratuito (e nel giro di pochissime ore) dall’agente di spettacolo Raffaele Marasco, come sempre attento e disponibile in occasione di simili eventi. Belle anche le musiche, scelte in base ad un copione inedito e particolarmente divertente scritto dalla stessa Virginia Marasco e che ambienta la trasposizione della celebre favola in un epoca senza tempo e senza luogo. All’apertura del sipario, Cenerentola, interpretata da Luana Sestito, ed il suo Principe Azzurro, il “funambolico” Giuseppe De Marco, ballano romanticamente sulle note di un valzer cantato, finché al rintocco della mezzanotte la bella protagonista scappa, perdendo una delle sue scarpette di cristallo. Il Principe dapprima non si accorge di niente ed al massimo dell’estasi continua a ballare da solo, poi si rende conto della situazione e cerca di raggiungere la sua amata ma inciampa sulla scarpetta, la raccoglie e stringendosela al petto sogna di ritrovarla ben presto.
Da questo momento in poi è un susseguirsi di canti, balli e soprattutto scenette esilaranti che hanno per tema conduttore la ricerca della misteriosa fanciulla in tutto il reame: curiosissimi gli inserimenti di canzoni famose, a seconda di cosa accada o cosa si dica nella scena: da “Azzurro” (di Adriano Celentano), a “Questo amore non si tocca” (Gianni Bella), allorché una delle sorellastre di Cenerentola difende a spada tratta il proprio amore per “il figlio del carbonaio”; dalla “Liberatemi” (di Antonacci), quando la protagonista, ormai ridotta a serva, grida a gran voce la sua voglia di libertà dalla tirannia della matrigna, alla disperazione di “Lamette” (Donatella Rettore), passando per “Se bruciasse la città” (Massimo Ranieri) quando il Principe, triste ed annoiato, piange pensando alla sua amata che non si trova. Il finale, come in tutte le favole che si rispettino, è quella che conosciamo tutti anche per Cenerentola, ritrovata grazie alla sua scarpetta, e quindi riunitasi al suo amato Principe, il quale non risparmia una degna punizione (“sposerai il messo”) alla crudele matrigna. Meritano, quindi, la dovuta citazione i protagonisti di questa fiaba dal ritmo musicale tutto moderno: oltre ai due protagonisti principali, hanno preso parte alla rappresentazione Giorgia Capalbo (nelle vesti della Principina Lina), Flavia Marasco (Principina Pina), entrambe sorelle del Principe Azzurro, Eleonora Cittadino (la matrigna), Ambra Scaglione (Anastasia), Eleonora Turco (Amalia), Maria Chiara Acri (Cornelia), le tre sorellastre di Cenerentola, Giuseppe Aiello (il Messo), Rebecca Romano (la Fatina); ed inoltre Imma Greco (cantante), Anna Falzetta, Raffaele Bossio, Carlo Ciccopiedi, Immacolata Greco, Denis Isac, Adele Scigliano, Francesca Sicilia e Rita Tucci.