CROTONE – “Hotel pieni, villaggi turistici colmi, stabilimenti balneari al limite della capienza, tanti turisti in giro per la città che spendono e consumano nostri prodotti, nuovi imprenditori anche stranieri che investono nel nostro sistema, l’aeroporto preso d’assalto da viaggiatori, le infrastrutture (porto-ferrovia-autostrade), necessarie per raggiungerci, efficientissime, i musei presi d’assalto, università per il turismo, bene questo è l’optimum che una città che vive e dovrebbe vivere di turismo, invece a Crotone e nella sua Provincia avviene, come per tante altre situazioni, tutto il contrario. Infatti da noi il turismo al momento è “un sogno di mezza estate”, titolo più azzeccato non poteva esserci perché la Provincia crotonese che riesce ad avere bel tempo da maggio a settembre, quindi cinque mesi, si arrabatta a luglio e agosto per un totale di due mesi (scarsi), quindi neanche la metà delle favorevoli potenzialità climatiche utili alla creazione di opportunità nel settore. Assistiamo attoniti a chiusure e tracolli di importantissime e storiche strutture alberghiere, poche prenotazioni di turisti, cosi si presenta l’estate 2012 da noi piena di improvvisazione. Orami il turismo per il nostro territorio è diventato croce e delizia, una chimera, un’illusione, in definitiva sedotti e abbandonati dallo stesso, che nel contempo oggi fa risuonare quanto mai attuale il grido di dolore degli operatori turistici, capitani coraggiosi che eroicamente hanno investito in una Crotone che altro non è che una stazione balneare in netto declino. Le lamentele di questi nostri operatori richiede grande attenzione da parte degli amministratori, un attenzione che non può essere lasciata solo agli amministratori locali ma che deve vedere il coordinamento della politica regionale che nel frattempo a quanto pare sulla’ tematica del turismo è in perenne vacanza, di recente infatti sono stati tagliati finanziamenti per sviluppare nuovi progetti inerenti questo settore.
Una sinergia di forze a favore del territorio per fare impresa, per dare occupazione, per sostenere l’economia attraverso una risorsa ancora infruttuosa. che non decolla fra troppe carenze, un territorio che non riesce a valorizzare i propri tesori, le proprie ricchezze, che raccolgono ancora pochi turisti e non ha un programma di lungo respiro. La Compagnia dei Democratici auspica che questo turismo Crotonese che si muove per forza di inerzia solo per le indelebili bellezze naturali che il destino ci ha regalato, si sviluppi in maniera seria e concreta, tutte le istituzioni devono essere unite senza distinzioni di colori politici, bisogna creare infrastrutture per raggiungere questo sempre più isolato lembo di terra, creare finanziamenti per lo sviluppo, portare investimenti anche esteri, aiutare e incentivare gli attuali imprenditori del settore, puntare sul comparto enogastronomico (per esempio il vino di Cirò esportato in tutto il mondo potrebbe fare da importante collettore). In definitiva questa è una delle ultime partite dove ci giochiamo seriamente il nostro futuro che ha solo un nome “TURISMO” .