CROTONE – Il Comitato regionale per la qualità e la fattibilità delle leggi presenterà a breve una proposta di provvedimento amministrativo tesa a modificare l’articolo 76 del Regolamento interno del Consiglio regionale. Tale articolo, infatti, in una sua parte, fissa in soli due giorni il termine libero fra il deposito degli emendamenti ai vari ddl ed il loro esame da parte della Commissione competente. L’obiettivo del provvedimento di imminente formulazione sarà quello di portare ad almeno 10 giorni tale termine in modo da consentire agli Uffici competenti, ed in particolar modo al Servizio legislativo, un esame più appropriato degli emendamenti stessi. A renderlo noto è il presidente del Comitato regionale per la qualità e la fattibilità delle leggi Salvatore Pacenza che informa, attraverso una nota, di aver concordato la proposta in maniera condivisa durante l’ultima seduta dell’organismo di supporto all’attività legislativa. La proposta di modifica del regolamento interno arriva in conseguenza della deliberazione dell’Ufficio di presidenza numero 29 dell’11 aprile 2012 che, sostanzialmente, ha fornito nuove direttive per la regolamentazione dell’attività legislativa del Consiglio regionale.
Durante la seduta del Comitato, oltre ad esprimere compiacimento per questo intervento che mira al miglioramento complessivo della produzione legislativa regionale, si è ritenuto opportuno aggiungere ulteriori spunti di riflessione che, se recepiti, potrebbero condurre ad una più precisa applicazione della deliberazione stessa. Ecco perché il Comitato ha anche deciso di anticipare la propria proposta all’Ufficio di presidenza per una maggiore condivisione dell’iniziativa. Sempre nella stessa seduta del Comitato, inoltre, è stata evidenziata la necessità di chiedere chiarimenti all’Ufficio di presidenza in merito all’apporto che il Servizio legislativo dovrà fornire nel cosiddetto “coordinamento formale”, procedimento previsto sia per le proposte di legge licenziate dalla Commissioni, che dei testi di legge approvati dal Consiglio. Va precisato secondo il Comitato, infatti, che l’apporto del Servizio legislativo in tale frangente si debba al solo drafting formale (tecnica di corretta scrittura dei testi di legge). “Con questa richiesta di modifica del Regolamento – sottolinea l’onorevole Pacenza – si cercherà di evitare che le nostre leggi regionali vengano eventualmente rigettate dal governo o dalla Corte costituzionale per emendamenti presentati in extremis che, in pratica, non hanno passato il vaglio del Servizio legislativo, assolutamente necessario prima dell’approvazione in aula”.