CARFIZZI– Il concerto di Marco Ferradini ha concluso le celebrazioni in onore di Sant’Antonio di Padova. Tre giorni di di festa intensi, ricchi di fede, spettacoli e divertimento. Cosi come da tradizione, l’intera comunità carfizzota, si è fermata per onorare e venerare il suo Santo. La piccola statua lignea, accompagnata dall’intera comunità, ha attraversato tutte le strade ed i vicoli del centro arbereshe, per l’occasione ornati da coperte di pizzo della tradizione locale. Il 12 giugno pomeriggio, sant’Antonio, ornato del nuovo giglio d’argento offerto da un fedele, ha lasciato il suo santuario per essere portato in processione e rientrare in tarda serata, per poi riuscire il 13 mattina e concludere la due giorni, con l’arrivo nella chiesa madre di santa Veneranda. Qui sant’Antonio (sistemato all’entrata dello stabile per la presenza di impalcature e lavori in corso), vi è rimasto fino alle 18,30 quando, una folla di fedeli, autorità civili, il sindaco Carmine Maio, militari, il maresciallo dei Carabinieri di San Nicola dell’Alto, Franco Lena e rappresentanti della stessa Arma in alta uniforme ed comandante dei vigili urbani Giuseppe Basta, hanno accompagnato l’effige di Antonio nel suo piccolo santuario sito proprio nel rione che porta il suo nome, dove monsignor Alfonso Siniscalco, don Luigi Valente e don Tommaso Russo, hanno celebrato la messa di ringraziamento.
Le serate di piazza, curate dal comitato festa presieduto da Carmine Abate, quest’anno hanno visto delle novità: oltre ai tradizionali concerti del 12 sera, Tarantanova e del 13 di Marco Ferradini, l’aggiunta dei giochi popolari, la degustazione di ‘petraffitte’ e l’esibizione dei bambini della scuola di ballo che hanno messo in scena il musical, curato da Agostina Amato, ‘Biancaneve e i 7 nani’, tutti momenti che si sono svolti nel pomeriggio dell’11; le due giornate di processione sono state invece allietate, dalle note della banda musicale ‘Giuseppe Verdi’ di Carfizzi, diretta dal maestro Peppe Abate. Una festa ben organizzata e per la quale hanno espresso soddisfazione l’intera comunità, il comitato ed il parroco don Luigi Valente.