CROTONE– Confartigianato Imprese Crotone, nell’ottica di voler dare il proprio contributo concreto per ridare sempre più dignità ad un territorio più volte ai margini di ogni attività pubblica e privata, ha adottato, se cosi possiamo definirlo, lo storico Monumento dei Fratelli Bandiera. Ieri, Raffaele Lucà, Nuccio Corigliano, in un ristretto incontro con pochi altri Dirigenti e con l’ Ing. Gianfranco Ruperti, titolare della nota azienda vivaistica “Garden Giada” , ai piedi dello storico Monumento sito lungo la statale 106, hanno voluto sottolineare l’impegno di Confartigianato Crotone e della Azienda Vivaistica che volontariamente e gratuitamente ha contribuito alla bonifica integrale del manufatto e dell’area circostante. “Un attività di ripristino totalmente gratuita a favore delle nostre Comunità, pensata e voluta all’interno di Confartigianato Crotone e resa possibile, e di questo lo ringraziamo di cuore, dall’impegno volontario e gratuito dell’Ing. Gianfranco Ruperti e dei suoi Collaboratori. Questo appuntamento, hanno sottolineato Raffaele Lucà e Nuccio Corigliano, è il primo di un percorso che procederà per tappe, attraverso interventi mirati dalla ns. Associazione per rendere più fruibile il nostro territorio ed evitare di proporre ai nostri ospiti periodici location impraticabili malgrado le loro bellezze storico-culturali. Proporremo insieme ad Aziende di settore, ha ribadito R. Lucà, interventi mirati di pulizia e bonifica totalmente a carico nostro e delle aziende private disponibili.
In un momento di grave crisi del sistema pubblico, pur come una goccia di acqua in un oceano. Vogliamo fare la nostra parte e contribuire realmente a rendere i nostri luoghi più fruibili, più accoglienti e vivibili, malgrado, purtroppo, la negligenza di tanti Amministratori pubblici che prendono sottogamba ogni tipo di attività. Oggi Confartigianato Crotone e l’Azienda di Gianfranco Ruperto hanno effettuato un piccolo passo positvo, a settembre, ha concluso R. Lucà, porteremo in questa provincia oltre mille ospiti e per oltre dieci giorni. Per questo lasso di tempo e per questi numeri negli ultimi quindici anni nessuno mai era riuscito a fare tanto, speriamo gli Enti pubblici preposti ad adottare quel minimo di ospitalità prevista, diano il loro giusto contributo o non facciano come al solito parole”.