ROSSANO – Prevenzione del dissesto idrogeologico, proseguono gli interventi e l’opera di monitoraggio sui fiumi e sui corsi d’acqua del territorio comunale. Particolare attenzione sullo stato del torrente Acqua del Fico nel tratto di scorrimento di contrada MOMENA. Chiesti interventi urgenti di manutenzione per scongiurare qualsiasi pericolo di esondazione nelle aree e nelle contrade limitrofe, soprattutto in vista del prossimo inverno. Il sindaco Giuseppe ANTONIOTTI, dopo i sopralluoghi effettuati dal responsabile della Protezione civile, Luigi FORCINITI, e dal dirigente al settore Lavori Pubblici, Vincenzo DI SALVO, ha inoltrato una segnalazione agli uffici preposti della Regione Calabria – settore Protezione Civile e dipartimento Lavori Pubblici e Acque, della Provincia di Cosenza – settore Difesa del suolo e al Consorzio di Bonifica “Bacini dello Jonio cosentino”. Nell’ottica di una corretta politica di prevenzione – afferma il Primo cittadino – in vista del prossimo inverno, e comunque delle possibili ed abbondanti piogge che potrebbero verificarsi in estate, abbiamo avviato una capillare opera di monitoraggio sull’intero territorio.
La stessa che nel corso dell’autunno scorso ci ha consentito di intervenire celermente sulle criticità limitando i disagi. Considerata la straordinarietà e la complessità di alcuni interventi – conclude il ANTONIOTTI – abbiamo ritenuto indispensabile investire della questione anche le autorità sovra comunali. Al momento – si legge nella relazione tecnica – le preoccupazioni maggiori provengono dallo stato in cui versa il torrente Acqua del Fico, attenzionato negli ultimi giorni dagli uffici comunali. Dalla ricognizione eseguita lo scorso Martedì, 22 maggio, emerge che il letto del corso d’acqua nel tratto compreso (circa 1100 metri) tra il ponte Momena della Statale 106 e fino ad arrivare alla foce è pieno di detriti e vegetazione. È stato rilevato, inoltre, che l’alveo nei primi 100 metri si è sollevato di circa un metro, pertanto urge la rimozione immediata della mole dei sedimenti, trasportati dall’acqua, che in alcuni tratti ha raggiunto addirittura gli argini dello stesso torrente. Tale situazione – continuano dagli Uffici – in caso di abbondanti precipitazioni comporta un oggettivo pericolo non solo per i terreni e le colture che si trovano ai margini del fiume, ma anche per la zona marina dove insistono numerose abitazioni.