L’asd Isola Ambiente Apnea è stata impegnata nella liberazione di un piccolo di squalo elefante impigliato nelle reti di un peschereccio al largo di Capo Piccolo nel comune di Isola di Capo Rizzuto. Nella mattinata di Giovedì 27 Febbraio, Antonio Macrillò membro appunto della stessa associazione è riuscita a liberare dalle reti di un pescatore uno Squalo Elefante, che si era impigliato e non riusciva più ad uscirne. Tutto è partito da una telefonata da un pescatore che ha chiamato la Biologa Giglio Stefania evvertendola che avevano un squalo elefante impigliato nelle reti. La Biologa cerca subito un modo per arrivare sul luogo, chiede un aiuto all’atleta dell’asd Isola Ambiente Apnea Antonio Macrillò, il quale si mette subito a disposizione chiedendo aiuto ad un pescatore di Le Castella che mette a disposizione la sua barca e si recano sul luogo dell’avvistamento. Arrivato sul luogo si accorge subito che la situazione non è semplice, ma Macrillò indossa subito la muta, si tuffa in acqua insieme al fratello Fiore, per aiutare il piccolo di squalo elefante, con l’ accordo della Biologa si decide di trascinare, in modo lento e delicato, il pesce fino al porto di Le Castella, dove verrà fatto riposare ossigenare che successivamente sarà liberato a largo.
Lo squalo elefante
Cetorhinus maximus Gunnerus, 1765, detto anche cetorino, è una specie di pesce unico rappresentante della famiglia delle Cetorhinidae, è il secondo pesce esistente più grande al mondo, dopo lo squalo balena. Scarsissime sono le informazioni sul Mediterraneo. Nel 2005 Medsharks ha dato vita all’Operazione Squalo Elefante (OSE), la prima ricerca “sul campo” in Mediterraneo su questo misterioso animale, su quest’ultima bisogna dire che già l’asd Isola Ambiente Apnea è già in contatto; ed hanno dato tutto il loro materiale fotografico, nei prossimi giorno anche dei filmati.
La liberazione
L’esemplare femmina di squalo elefante, successivamente è stato portato al largo di Le Casetlla, dove è stato assistito da Macrillò, fatto ossigenare tra le sue braccia, lo squalo prende il fondo l’apneista lo accompagna fino ad una profondità di 10 metri, poi riemerge e riscende nel blu pensando di non vedere il cucciolo di squalo, “ma invece era lì come se fosse rimasto ad aspettarmi l’ho ha seguito per un altro po’ ad osservare la sua eleganza di nuoto e soprattutto per accertarsi delle sue condizioni – ci dice Macrillò – è stata un emozione unica”. Gli apneisti di Isola Ambiente Apnea stanno svolgendo in collaborazione con la GSD Lega Navale Le Castella e altre associazioni, iniziative per la salvaguardia dell’ambiente marino e delle coste. Nel gruppo ci sono tanti iscritti che da anni si stanno battendo e la stessa neo Associazione ASD Isola Ambiente Apnea si batte per far si che sia regolarizzata la pesca in Apnea nell’Area Marina Protetta, lo stesso Macrillò ci tiene ad esprimere un suo pensiero: “Io e la mia associazione Isola Ambiente Apnea in qualità di pescatori in apnea portiamo solo benefici nei luoghi in cui ci immergiamo, come quello di oggi e come i tanti fatti in passato. Noi siamo la parte positiva della pesca”.