I carabinieri hanno fermato a Crotone due persone, Mabrouk Akermi, di 24 anni, tunisino, e Rosario Ierardi, di 43, per la rapina fatta il 3 ottobre scorso ai danni di un portavalori della autolinee Romano, al quale furono sottratti 26 mila euro in contanti che l’impiegato stava portando in banca. I due fermi sono stati fatti dai militari del Comando provinciale in esecuzione di un provvedimento emesso dal Procuratore della Repubblica di Crotone, Raffaele Mazzotta. Esecutore materiale della rapina, secondo quanto è emerso dalle indagini, sarebbe stato Mabrouk Akermi, mentre Ierardi sarebbe stato il complice con il compito di guidare l’auto a bordo della quale i due si allontanarono dopo avere effettuato il colpo.
Il portavalore, nel corso della rapina, fu anche colpito alla testa col calcio di una pistola. Ierardi, secondo quanto riferito dai carabinieri, avrebbe anche tentato di sviare le indagini denunciando alla polizia stradale di essere stato vittima di un tentativo di sequestro di persona da parte di Mebrouk che, dopo essere salito a bordo della sua auto, secondo la sua versione, l’avrebbe costretto ad allontanarsi. In realtà la denuncia presentata da Ierardi nei confronti del tunisino sarebbe stata soltanto un modo per sottrarsi alle sue responsabilità. Ierardi è il titolare di un punto vendita di kebab sul lungomare di Crotone presso il quale lavora Mabrouk. Quest’ultimo è stato rintracciato dai carabinieri nell’abitazione di alcuni connazionali, ignari delle sue responsabilità riguardo la rapina, ad Isola Capo Rizzuto. Il tunisino aveva le valigie pronte ed un biglietto aereo per Tunisi.