di Nelly Brisinda. In un articolato comunicato stampa, redatto a nome del gruppo consiliare e della segreteria del partito democratico di Cirò Marina, vengono poste al Sindaco Roberto Siciliani alcune domande “in quanto pare impossibile, ingiusto e denigratorio fare opposizione, muovere critiche, interrogare l’Amministrazione che da più di due anni governa questa cittadina”. “Noi ricordiamo – si legge nella nota – e con noi la cittadinanza tutta, che sin dal settembre 2012, quando a maggioranza venne votato lo stato di dissesto comunale, l’assessore Anania ebbe a dichiarare: “La Commissione Prefettizia si occuperà del disavanzo pregresso mentre l’Amministrazione gestirà il bilancio risanato, basato oltre che sull’aumento delle Entrate dei tributi, sul contrasto all’evasione e sul contenimento delle spese”. “A nessuno purtroppo è sfuggito cosa abbia significato l’aumento delle tariffe e dei tributi locali, – sostengono i democratici – non certo a chi, anche con sacrificio, ha fatto e fa il proprio dovere civico nel pagare le tasse. Molto meno, è apparso chiaro cosa si sia fatto di tangibile sulla lotta all’evasione e sul contenimento della spesa”. “Sappiamo che una società esterna ha avuto incarico, già compensato, di provvedere alla classificazione delle cosiddette ‘case fantasma’, ma nulla sappiamo sul lavoro svolto, sul risultato di tale indagine e, di conseguenza, sull’emersione dell’ evasione tributaria. Sul contenimento della spesa, fatte salve le voci indifferibili di un bilancio comunale, è difficile se non impossibile verificare tale voce. In assenza di un piano opere, la perenne gestione emergenziale degli interventi giustifica ogni sorta di onere. Pertanto, alle roboanti promesse iniziali, non ha fatto seguito alcuna discontinuità col tanto vituperato ed abominevole passato”. Pur comprendendo “il legittimo compiacimento di una Amministrazione nel decantare i provvedimenti e le iniziative prese”, i rappresentanti del Pd si chiedono inoltre “come possa un’ Amministrazione, che ha voluto dichiarare lo stato di dissesto, ribadire che “non sarà necessario alienare alcun bene comunale”, se dalle risultanze della Commissione Prefettizia il totale del disavanzo, al 31/12/2011, è pari a 29 milioni di euro e se a marzo 2013, ultimo dato disponibile, i trasferimenti all’ente sono stati di 3 milioni e mezzo di euro, pur in previsione di un concordato con i creditori”.
Numerose ed incalzanti sono ancora gli interrogativi che il Pd pone al primo cittadino sullo stato attuale del bilancio comunale e sulle azioni di risparmio intraprese, e da ciò l’interrogativo se la massa debitoria, dall’insediamento dell’attuale compagine governativa, sia diminuita; se si, di quanto, e quali azioni di risparmio congiunturali siano state intraprese. Quindi l’attacco “al fallimento dell’attività amministrativa del Sindaco Siciliani” diventa politico: “Se la maggioranza da lei presieduta – sostengono i rappresentati democratici – ha perso per strada l’Udc, unico partito strutturato e che ha favorito la sua elezione; se ha perso due consiglieri; se è stato costretto a nominare un Assessore esterno; se per mascherare l’inefficienza di alcune scelte è stato costretto a fare marcia indietro e nominare pletoriche Commissioni che dovrebbero scegliere e legiferare al vostro posto; se è costretto a definire una iniziativa miseramente fallita, come l’AperiDoc, uno strumento ed un volano per il rilancio del territorio; se come Sindaco del Comune capofila del distretto sanitario, oltre qualche dichiarazione sulla stampa, non ha mai inteso intraprendere un’ azione forte ed impegnativa, che ci avrebbe visto ed ancora ci vedrebbe al suo fianco, contro lo smantellamento del presidio poliambulatoriale, teniamo a ribadire – si legge inoltre nella nota – che, ovunque si volga lo sguardo per definire le responsabilità, il circolo del Partito Democratico di Cirò Marina non farà sconti a nessuno per un atto che mette a rischio la salute pubblica”. Ancora riserve vengono espresse “sul piano strategico per la stagione estiva di cui pare sinora non esserci traccia, ma che impegnerà circa 80mila euro” e sulla lotta alle affissioni selvagge, annunciata dal primo cittadino ma ancora priva di risultati. Ultima pesante critica alla “nascita di un asilo nido para-comunale, che “ancora non esiste; vi è il progetto di un privato, vi è un bene pubblico concesso a titolo gratuito, ma allo stato dei fatti – conclude la nota del Partito democratico – manca il contratto di servizio”.
Nel “De antiquissima Italorum sapientia” Giovan Battista Vico sosteneva che “Latinis “verum” et “factum” reciprocantur, seu , ut scholarum vulgus loquitur, convertuntur” In parole “più vicine” «il criterio e la regola del vero consiste nell’averlo fatto»: è apprezzabile il fare e non il “fari”, gran merito dei sofisti. Si è capaci quando si determinano e si dimostrano soluzioni: si vota – io ho votato!! – per le soluzioni e non per il “fari”, in cui sono bravi i mercanti quando devono vendere la tela usata. Smettiamola di farci male e con chiarezza diciamo (io ancora mi riconosco in Voi!) al sindaco Siciliani e alla sua Giunta non del loro fallimento – che è un fatto opinabile!! – ma di quanto sia giusto ed opportuno fare per.