Continua la polemica sul dimensionamento scolastico nella provincia di Crotone, dopo la risposta del sindaco Roberto Siciliani all’assessore provinciale Domenico Spataro arriva la risposta dell’ex sindaco Luigi Ruggiero. “Che vergogna, caro Roberto. Il buon Spataro deve tanto ancora crescere per “dimensionarsi” e con lui deve disacidarsi la ispiratrice dell’infelice articolo consegnato a ‘ilCirotano’. La risposta di Spataro sull’appunto a mia firma circa il “recupero” della scuola dell’Infanzia di Cirò Marina (Rajani, Artino) dall’IC di Crucoli, è stata legittima ma scorretta. La ispiratrice ovvero i sollecitatori-suggeritori della stessa, bene avrebbero “lavorato”, però, se avessero scritto non in “dipendenza” al veleno della mente e del cuore ma nel rispetto della Verità e delle regole grammaticali e dell’uso della lingua italiana (ne meraviglia: La particella “ne” è una delle varie particelle clitiche della lingua italiana. Essa viene usata in diverse funzioni che si possono elencare in tre punti fondamentali: complemento di moto da luogo, complemento di specificazione e argomento, complemento partitivo. Come nel caso spatariano di “ne meraviglia” il “né” deve essere usato per la coordinazione di due o più proposizioni negative o anche per unire, in una proposizione negativa, due o più elementi che compiono il medesimo ufficio. Ebbene ridirlo; ebbene chiarirlo. Ebbene introduce una deduzione o una conclusione dopo quanto si è detto in precedenza; isolata è usata quando si può sottintendere la domanda a cui bisogna rispondere. Come il buon Spataro avrebbe dovuto scrivere “È bene…” ha valore affermativo, che afferma o serve ad affermare; assertivo, asseverativo, confermativo, positivo ed è diverso, molto diverso da Ebbene). I correttori, poi avrebbero ancora fatto bene, sia alla letteratura italiana che alla Verità, se avessero corretto la parolaccia “25 seguaci” usata da Spataro nello sciocco tentativo di sminuire la mia capacità elettorale. I correttori del “pezzo” sanno bene che sono risultato sempre seguito nelle competizioni amministrative, quando sono stato candidato nelle liste del PCI e, quando non candidato, i miei “preferiti” sono stati al pari mio i primi eletti, e sempre in liste PCI. I correttori, che credevo fossero persone da stimare, avrebbero dovuto inoltre “ripassare” con Spataro, il Primo Capitolo de “I Promessi Sposi”, nel racconto di Don Abbondio, quando incontra i Bravi di Don Rodrigo “Pensino ora i miei venticinque lettori che impressione dovesse fare sull’animo del poveretto, quello che s’è raccontato”e collegare, sicuramente senza merito, il mio vezzo letterario “25 (e)lettori”, all’episodio narrato dal Manzoni.
Mi scuseranno Spataro ed i miei 25 (e)lettori, per lo sfogo pseudo culturale; ma lo svolgo solo per invitare gli ispiratori della risposta di Spataro a “riposarsi” nel loro solito nulla fare e a non perdere l’occasione di stare sempre zitti. Sorvolando comunque su ogni altro intervento dei correttori, tento con questo mio sommesso intervento, di entrare nel merito dell’articolo Spataro & co. I miei 25 (e)lettori vadano a rileggere la delibera del Consiglio provinciale di Crotone sul dimensionamento scolastico (allegata alle news di Calabria scuola), in cui gli uomini del Partito di appartenenza di Spataro hanno votato a favore del mantenimento di Crucoli ovvero dell’ottimo Michelangelo Greco, delle scuole dell’infanzia Artino e Rajani. Sulla tempistica della presentazione della delibera del Comune di Cirò Marina al Consiglio provinciale, saranno i consiglieri comunali di maggioranza, i tuoi consiglieri Caro Roberto, se lo riterranno, ad intervenire. Un piccolo appunto- interrogativo: se “il tempo” di presentazione della delibera comunale pure potesse essere considerato “ostativo” al recupero a Cirò Marina delle “sue” scuole dell’infanzia, il buon Spataro (che ovviamente non poteva votare) perché non ha preteso dai “suoi” uomini di Partito un voto favorevole all’emendamento Martucci pro Cirò Marina, presentato, secondo legge, al Consiglio Provinciale? Per il voto favorevole di Caligiuri all’emendamento, lo Spataro chieda direttamente a Caligiuri, che io stimo come persona seria e responsabile, di là dalla casacca partitica indossata. In merito, poi, alla proposta del prof. Giuseppe Russo, di stare insieme per il bene comune. Mi domando, quale l’inciucio o il pasticciaccio o la maionese guastata o l’impasto o la pastetta, se l’equipaggio (consiglieri) di una stessa barca (consiglio comunale), quando la “nave … è in gran tempesta” remano nella stessa direzione, e cioè verso la riva (ed il bene comune)? . Anche se mi dispiace tanto la durezza del Sindaco Roberto Siciliani e tantissimo le mie considerazioni, mio malgrado debbo dire che “quanni cci vò, cci vò”. La smettesse, per questo, lo Spataro di ragionare con l’acido e la fegatosità e la cattiveria della sua ispiratrice principale e ragioni con l’educazione e la capacità e la bontà che la ha ereditato dalla sua famiglia – conclude Ruggiero. E non cerchi di licenziarmi dichiarando che io non ho titolo ad intervenire sul dimensionamento scolastico: sono un ciromarinese doc (con origini cirotane), sono cattolico comunista e quindi politicamente impegnato e sono un modesto Direttore dei servizi Generali ed Amministrativi in servizio presso l’Istituto Omnicomprensivo, che seppur ben funzionante, tu, caro Spataro, volevi sfasciare. Non capisco come tu abbia potuto farti influenzare anche sul mio titolo ad intervenire. Mah!”