Quando si parla di “promozione culturale” è opportuno che ci si intenda su un concetto chiaro ed inequivocabile, ovverosia investire oggi per un ritorno economico a breve, medio e lungo termine. Se così non fosse che senso avrebbe investire in cultura, nella scuola, nella ricerca, nelle tecnologie innovative e così via.
Con questo incipit mi appresto a far notare a qualche consigliere di minoranza che nell’ultimo Consiglio Comunale del 29 Marzo 2018 ha fatto rilevare che l’evento di Lilio svoltosi nelle tre giornate 19/20/21 Marzo 2018 è stato un “fallimento” riferito sia come proposta progettuale sia come numero di presenze al Convegno organizzato ad hoc, sprecando così risorse dell’Ente a svantaggio di ben altre destinazioni sociali, tacciandoci, tra l’altro, di autoreferenzialità. A parte il fatto che seduta stante a costui è stata fatta dallo scrivente una replica abbastanza mirata, intesa non a convincerlo del contrario con dati di fatto certi e verificabili ( lungi da me il voler convincere nessuno per portarlo dalla mia parte), però se questo è il modo di intendere la politica che dovrebbe mirare al bene della collettività di cui ci si riempie ad ogni pie’ sospinto la bocca, allora mi convinco sempre di più che bene hanno fatto gli Italiani per il cambiamento di rotta che hanno voluto dare alle ultime politiche 2018. Risulta essere molto evidente che i vari Convegni tenutosi su Luigi Lilio, semmai ce ne fosse bisogno di rammentarlo, erano e saranno rivolti a tutti indistintamente, ma anche a coloro che amano e s’intendono di cultura, per cui non mi meraviglia più di tanto l’assenza di “taluni”.
La tesi secondo la quale gli eventi che non prevedono contributi “esterni” e che comportano solo oneri per gli Enti dovrebbero essere quantomeno rivisti, se non addirittura soppressi. Sarei d’accordo sulla prima sulla quale ci stiamo già lavorando, ma parlare di soppressione sic et simpliciter di taluni eventi rappresenterebbe un “nonsense”, dettato più da una demagogia miope e populista piuttosto che da una visione lungimirante e costruttiva. Non bisogna ” fare di ogni erba un fascio”.
Io ho un grande rispetto del ruolo e dei compiti di qualsiasi minoranza rappresentativa per tanti motivi che non sto qui ad esplicitare, ma se questo è il modo di fare politica, seppure dai banchi della minoranza, questo mi fa pensare. Se di contributi vogliamo parlare, allora perchè non chiedersi come mai la Regione Calabria non ha mai elargito alcun contributo al Comune di Cirò per le Festività Liliane, nonostante la legge Regionale n. 52 del 6 novembre 2012, istitutiva della “Giornata Regionale del Calendario in memoria di Aloysius Lilius”? Se gli sta a cuore il destino di Cirò e dei suoi abitanti lo dovrebbe chiedere al suo Presidente, a prescindere da qualsiasi colore politico degli amministratori locali.
Per un’opportuna quanto mirata azione e valorizzazione del personaggio Lilio che sta oltrepassando le frontiere nazionali ricordo a taluni che a proposito ho scritto una nota pubblicata sugli organi di stampa datata 23 novembre 2017 che vorrei qui sintetizzare. Grazie alla tenacia e alla competenza scientifica del Prof. Francesco Vizza, direttore dell’Istituto di Chimica del CNR di Firenze, Pisa, Bari, Camerino e Trieste, Presidente Onorario dei Musei Cittadini Luigi Lilio e Giano Lacinio, oltre che autore di opere di altissimo spessore culturale e storico-scientifico, la figura di Lilio è stata promossa “motu proprio” non solo verso il mondo accademico nazionale (Accademia della Colombaria a Firenze, Caffè Scienza, Societas Tintinnani di Siena, Accademia dei Georgofili di Firenze, Area della Ricerca del CNR di Bologna, Symposium sul Calendario Gregoriano a Bologna, Roma, Urbino, Siena, Napoli e così via), ma anche in Germania presso l’Università di Stoccarda, l’Università di Dusseldorf in collaborazione con Il Ministero degli Affari Esteri e presso l’Istituto di Cultura Italiana di Colonia. Numerose e di grande prestigio sono state le pubblicazioni storico-scientifiche nazionali ed internazionali su riviste del settore e riviste divulgative.
Grazie a queste iniziative ed alle giornate Liliane, si sta creando un gruppo ricerca che vede impegnati numerosi ed eccellenti accademici nazionali ed internazionali (americani, tedeschi, spagnoli e portoghesi) che ha come scopo la rivalutazione di Luigi Lilio e, di conseguenza, del suo paese d’origine, Cirò, favorendo altresì l’iter per il riconoscimento del Calendario Liliano come patrimonio Unesco.
Il tutto A COSTO ZERO per la collettiva di Cirò.
E, in ultimo ma non per ultimo, ricordo che nel mese di ottobre 2017 è stato siglato un Accordo di Programma tra l’Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria e il Comune di Cirò, tendente ad agevolare le visite guidate nel nostro paese da parte degli studenti di ogni ordine e grado di tutta la Calabria per consentire loro di conoscere e di apprezzare il Polo Museale e il Borgo Medievale.
Se queste attività promozionali vengono considerate azioni “autoreferenziali”, allora vuol dire che siamo proprio fuori binario!!!
Arte e passione sono un binomio indissolubile che solo pochi detengono e le mettono a disposizione della comunità facendola riscattare da certi stereotipi e “clichè” che, purtroppo, ancora affliggono le nostre comunità del Sud.
Criticare per costruire ha un senso, ma criticare per denigrare l’operato altrui è un “déjà vu”.
Su questo e altri obiettivi sta puntando questa Amministrazione per la valorizzazione e la divulgazione dei suoi marcatori identitari come migliori attrattori turistico-culturali di eccellenza, favorendo a breve e medio termine flussi turistici che avranno certamente un positivo impatto economico nel nostro paese.
E per concludere vorrei ricordare a qualcun’altro presente nella seduta del Consiglio, testè ricordato, che, semmai lo sapesse, il motto antico recita così ” Risus abundat in ore stultorum”” e parafrasando il nostro Sommo Poeta lo rassicuro con queste sagge parole che faccio mie “Non ragioniam di lor, ma guarda e passa”.