I primi bagnanti e i tanti pescatori di stagione avranno sicuramente notato lunghi filamenti che si muovono sinuosi nell’acqua. Nelle acque dello Ionio, oltre alla presenza dei delfini, si registra infatti una vera e propria invasione demografica di Salpe, che a prima vista, possono sembrare delle meduse ma sono invece innocui tunicati invertebrati e formano delle lunghe colonie. Arrivano segnalazioni soprattutto dalla costa crotonese: Cirò Marina, Crotone e Strongoli. Si tratta della Thalia o Salpa Democratica che cresce sino a raggiungere 10-15centimetri. E’ trasparente e gelatinosa e contiene al suo interno una specie di pallina arancione. Si riproduce dando vita a lunghi trenini che fluttuano nell’acqua creando spettacolari evoluzioni.
Le salpe si sviluppano rapidamente raggiungendo enormi popolazioni che durano però poco tempo. “Sono innocue e si possono toccare senza alcun pericolo” afferma la studentessa universitaria di scienze biologiche Sabrina Anania. Il loro incremento nel mar Ionio, corrisponde di solito una fioritura algale, che può essere dovuta a cause naturali o, più probabilmente, a eutrofizzazione delle acque marine. Se da un lato quindi la presenza delle salpe indica di solito acque pulite, il loro eccesso potrebbe indicare l’inizio di un problema di eutrofizzazione: ovvero un eccessivo arricchimento organico delle acque, dovuto all’inquinamento da parte di scarichi urbani, industriali o dell’allevamento e dell’agricoltura intensivi, che favorisce la proliferazione delle alghe, con depauperamento di ossigeno e conseguente danno per l’ambiente marino.