La ricorrenza del VI Centenario della nascita di S. Francesco di Paola, particolarmente sentita a Corigliano, dove il santo paolano soggiornò per due anni e vi fondò uno dei suoi primi conventi (1476), è stata degnamente ricordata con un qualificato incontro culturale, svoltosi il 30 aprile presso il Salone “Beato Felton”, nel corso del quale, è stato presentato un importante saggio storico-biografico sulla vita del santo più amato dai Calabresi: “Francesco di Paola. Un santo europeo degli umili e dei potenti” di Giuseppe Caridi, pubblicato nel gennaio 2016 dalla Editrice Salerno di Roma. A promuovere l’iniziativa è stata la neocostituita associazione culturale Sipbc-Calabria, che è la sezione regionale calabrese della “Società Italiana per la Protezione dei Beni culturali”, presieduta dal prof. Franco Liguori. Detta associazione si è avvalsa della collaborazione della Fidapa e del Centro Culturale “Igino Giordani”; alla manifestazione hanno dato il patrocinio il Comune di Corigliano Calabro e la Deputazione di Storia Patria per la Calabria. Dopo i saluti del v. sindaco avv. Franco Oranges, di Padre Antonio Bottino, Rettore del Santuario di S. Francesco, e della prof.ssa M. Gabriella Dima, presidente della Fidapa, ha preso la parola il prof. Franco Liguori, ideatore dell’iniziativa
Liguori ha relazionato puntualmente sul libro di Caridi, affermando che si tratta di “un’opera storica condotta con grande rigore metodologico sulle fonti archivistiche e sulle tradizioni agiografiche riesaminate e discusse criticamente”, di una “biografia del santo paolano ampiamente documentata, che ricostruisce anche il contesto politico, culturale e religioso, italiano ed europeo, in cui il frate calabrese operò” e che “si stacca nettamente dalle numerose biografie esistenti del santo calabrese, caratterizzate da un’accettazione acritica delle tradizioni agiografiche e scritte con finalità di edificazione morale e religiosa, restituendoci un’immagine nuova e inedita, sicuramente più vicina alla realtà storica, di Francesco di Paola”. Liguori si è soffermato anche sugli scopi che persegue la sua associazione ( promozione e valorizzazione dei beni culturali), affermando che “anche S. Francesco e tutto ciò che a Lui si lega a livello di pietà popolare e di tradizioni devozionali e non solo, possano e debbano considerarsi alla stregua di beni culturali del settore demo-etno-antropologico, beni immateriali sì, ma non per questo meno importanti dei beni artistici ed archeologici, e, perciò, meritevoli di essere protetti e tutelati e fatti conoscere sempre meglio”. E’ seguito un lungo intervento dell’autore del libro, il prof. Giuseppe Caridi, che ha raccontato a braccio, appassionatamente, la vita di Francesco di Paola, dalla sua nascita fino alla morte e alla sua canonizzazione.
La figura del santo calabrese uscita dalla ricca esposizione di Caridi è risultata diversa da quella trasmessaci dalla tradizione agiografica e dalle numerose biografie scritte per lo più da esponenti dell’Ordine dei Minimi. Una figura che non coincide affatto con lo stereotipo del frate intransigente e battagliero difensore dei più indifesi, perché Francesco di Paola – ha detto Caridi – “appare alieno da ogni atteggiamento ribellistico e si mostra sostanzialmente rispettoso dell’ordine costituito, specie nel periodo della sua permanenza in Francia”. Validi contributi al dibattito sulla figura di S. Francesco e sulla grande devozione che gli riservano da secoli i Coriglianesi, sono venuti, infine dagli interventi, di Padre Giovanni Cozzolino, correttore dei Minimi di Catona e studioso del santo paolano, e del prof. Franco Pistoia, presidente dello “Studium Igino Giordani”. La manifestazione, che ha visto il Salone Beato Felton pieno di gente interessata ed attenta, è stata sicuramente un bell’inizio delle Celebrazioni, a Corigliano, del Sesto Centenario della nascita di S. Francesco di Paola.