E’ giunta alla terza edizione la Mostra di Artigianato femminile organizzata da Maria Notaro, nella cornice del Ristorante Pizzeria “La Conchiglia” di Luigi Anania, sul lungomare di Cirò Marina. Nel primo giorno d’agosto per una sera, tra clienti che assaporavano il buon Cirò e coppie che scivolavano leggere sulla pista da ballo, il giardino del locale ha ospitato le creazioni di tante donne del luogo. All’entrata, i meravigliosi abiti da cerimonia delle sorelle Valeria e Lucrezia Bossio hanno accolto i curiosi con le loro linee morbide e leggere, le fantasie floreali o sobrie, in un connubio tra classico e moderno che fa onore alla giovane età delle creatrici. All’interno del locale, tra musica e piatti nostrani di pesce, Rosa Filippelli unendo l’estro all’antica tradizione ha fatto rivivere l’arte del ricamo, permettondoci di ammirare il punto a croce e l’uncinetto che credevamo perduti nella soffitta della storia.
La pittrice Nefer Malena ha messo in mostra i suoi quadri, nei quali la scelta di soggetti anche classici come la ballerina, è comunque associata a un taglio spesso originale, e colori che nel gioco di luci e ombre sfumano in un’atmosfera notturna, quasi onirica. La vanità femminile avrà avuto soddisfazione con la giovane Aline e con Caterina Ruggero: la prima ha messo in seria difficoltà le signore coi suoi splendidi bijoux dai mille colori e combinazioni, la seconda con l’originalità dei suoi eleganti colletti impreziositi di pietre e ricami, e i lumi di vetro e yuta. Chiude questa rassegna di talenti tutta al femminile Josefina Scalise, che con una ricca esposizione di bomboniere in feltro, oggetti per la casa e d’arredo, ha popolato la notte cirotana di angioletti, gufetti, e altre dolci invenzioni. Occasioni come queste sono preziose non solo perché mettono in mostra gli innumerevoli talenti della nostra regione, ma anche perché queste donne, con la loro passione, nell’era della produzione di massa e della corsa al tecnologico, danno nuova vita al paziente e incantato lavoro delle mani, di sicuro una delle tante vie per uscire dall’appiattimento culturale che ci circonda.