Sono ormai quasi all’ordine del giorno i furti o gli episodi di scasso che si registrano nella comunità torrettana, per di più a qualsiasi ora del giorno e nelle zone più disparati del nostro centro abitato. Ad ogni ora del giorno e della notte, dicevamo. Come nel caso denunciato qualche giorno fa da un cittadino, suo malgrado testimone “in diretta” di uno scasso ad opera d’arte (si può definire solo cosi) messo in atto da una coppia, lei bionda e di statura longilinea, lui decisamente più basso e dal fisico tarchiato, ai danni di uno di quei contenitori metallici gialli che da qualche anno un’associazione onlus ha piazzato nella nostra comunità per la raccolta degli indumenti usati. Tecnica da professionisti: arrivo verso le 23,00 sulla strada che passa davanti alle scuole medie, parcheggiano la loro auto, una station wagon di colore scuro, con luci accese e portellone posteriore aperto. Il tempo, per l’uomo, di forzare con una leva la serratura del cassonetto, mentre la donna vigila il passaggio di qualche macchina, facendo finta di porre qualcosa dentro il contenitore, e quando la serratura cede ecco che in pochi secondi prendono tutto quello che trovano nel cassonetto e caricano il bagagliaio per poi andarsene indisturbati dal vicino lungomare. Di tutt’altra natura, ma ben più redditizio, il furto perpetrato nell’abitazione di due anziani coniugi sita in via Kroton ed affacciata (per giunta) sulla statale 106, all’ingresso sud di Torretta.
Tra le 9,30 e le 10,00 di giovedì 30 maggio i due si sono recati in paese per delle commissioni, tranquilli, come sempre, di potersi muovere senza alcun problema lontani da casa (come fanno quando vanno a trovare i figli che vivono fuori) ma al loro ritorno l’amara sorpresa: i ladri (perché è difficile pensare all’opera di un singolo) si erano intrufolati in casa, forzando una finestra al piano terra, ed avevano messo in subbuglio tutte le camere da letto, gli armadi, i cassetti, al punto da riuscire a trovare gli oggetti d’oro che la proprietaria custodiva (pensando fosse al sicuro) in una piccola cassetta metallica, nascosta tra il proprio corredo. Bottino da oltre 5mila euro, stando al valore che le vittime ci hanno dichiarato, peraltro facile da portare via in un battibaleno e senza essere notati. Di entrambi i casi sono state sporte regolari denunce presso la stazione dei Carabinieri di Torretta, i quali, alla luce dei ripetuti episodi, stanno incrementando la loro attività di controllo del territorio, pur nell’esiguità del personale a disposizione. Situazione difficile, oltre che preoccupante, dicevamo, ma è necessario altresì che ogni episodio, ogni situazione anomala (particolarmente anomala) venga sempre segnalata, senza con questo finire in una sterile, quanto altrettanto pericolosa, caccia al ladro, del tipo “Al lupo, al lupo…” che non aiuta sicuramente le istituzioni preposte al controllo del territorio. Un ultima cosa, per dovere di cronaca: la coppia di ladri, che secondo alcune segnalazioni sembrerebbero stranieri, è tornata sul “luogo de malfatto” a metà settimana, ma stavolta ha trovato un cittadino che si è insospettito e nell’avvicinarsi alla loro auto li ha visti subito scappare via.