Si è ripetuta con successo la Festa dell’Albero di San Donato di Ninea, ripresa lo scorso anno dal sindaco Francesco De Rose, dopo molti decenni di assenza. Nutrita la partecipazione della comunità sandonatese e dei tantissimi bambini del locale plesso scolastico che, accompagnati dal corpo docente e dalla dirigente Rosina Gallicchio, si sono espressi nella piazza principale del centro storico in una lunga serie di colorate coreografie e apprezzate rappresentazioni recitate e cantate, tutte sul tema dell’ambiente e della sua tutela. Per l’occasione, oltre al primo cittadino e agli assessori Benedetto Vuono e Franco Iannitelli, erano presenti alcuni operai specializzati del Consorzio di Bonifica “Bacini Settentrionali del Cosentino”, nonché Emanuele Ungari, in rappresentanza del Comando Stazione del Corpo Forestale dello Stato di San Donato di Ninea e il brigadiere Giuseppe Dicolandrea, in rappresentanza della locale Stazione dei Carabinieri.
Ai bordi di Piazza Campolongo, come simbolo della festa, sono stati interrati due alberi di alloro, benedetti da don Pino Esposito, parroco della comunità. Otto, invece, sono stati otto gli alberi piantumati dall’amministrazione comunale lo scorso anno per onorare i nuovi nati del piccolo paese del Parco del Pollino. Anche nel corso di questa manifestazione si è voluto lanciare ai piccoli cittadini sandonatesi l’appello a sorvegliare con maggiore attenzione il proprio patrimonio ambientale, oltre a farsi carico di essere i principali promotori della cultura del rispetto. Il sindaco De Rose ha ringraziato tutto il corpo docente e la dirigenza dell’istituto scolastico “per lo sforzo profuso in questo ultimo anno scolastico, ma anche per l’ottimo lavoro svolto e per saper accompagnare questi bambini nei loro bisogni esplorativi e nelle loro possibilità conoscitive”. Ai bambini, il sindaco De Rose ha ripetuto il messaggio già utilizzato nella precedente edizione: “avviatevi con entusiasmo alla scoperta del mondo circostante; manifestate sempre i vostri sentimenti di stupore per le bellezze della natura; scoprite quanta meraviglia c’è nella scoperta del dono della vita nelle piante, negli animali e nelle persone; e, infine, riconoscete e dite a tutti che la natura è un dono da amare e rispettare, proprio come fece San Francesco d’Assisi, che riconobbe la natura come un dono di Dio”.